Mistica Fascista | Le due Europe che si fronteggiano da millenni - Niccolò Giani

11 Ottobre 2018

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La nostra idea di Europa, espressa dalle parole di Nicolò Giani nella mistica fascista, contro l’unioneeuropea delle banche, dei massoni e dei liberal democratici.

Le due Europe

Se c’è un continente la cui storia è continua riprova e testimonianza indiscutibile dei ricorsi vichiani è proprio il nostro.

Quante volte, nella lunga corsa dei secoli, questa nostra Europa non si è divisa in partiti e in gruppi? Quante volte, dalla preistoria ai nostri tempi, la lotta ha insanguinato le sue città e i suoi templi, i suoi ricordi e le sue speranze? Quante volte questa tragica penisola dell’Eurasia non è stata scrollata sin dalle fondamenta da micidiali lotte intestine che hanno minacciato di sommergerla, che l’hanno portata sull’orlo dell’abisso e dell’imbarbarimento? Da Giustinaniano a Innocenzo III, a Re Stanislao Leszcynsky, a Napoleone, dalla Pace di Vestfalia del 1648 a quella di Vienna, al Trattato di Versaglia, da Sully a Grozio, a Kant, a Briand, a Koudenhove Kalergi, quanti tentativi, quante proposte, quanti schemi per dare pace e unità politica a questo nostro continente? Quante speranze ma anche quanti fallimenti?

Eppure, nei secoli, l’Europa ha sempre evitato il naufragio ultimo, ha saputo sempre giungere al porto, non solo salva, ma anche vittoriosa, quasi che Dio o il destino la tenesse sotto la sua egida salvatrice.

Perché? È una domanda alla quale solo la fede di noi europei può rispondere, è un dubbio che solo la certezza che noi abbiamo nel nostro destino può risolvere.

Europei? Vedo la faccia di qualcuno atteggiarsi a sorpresa, sento in più d’uno anche la meraviglia. Sì, proprio europei, e, diciamolo forte, oggi più che mai! Oh, la nostra non è l’Europa convenzionale, non è neanche – precisiamolo – l’Europa storica dell’ultimo secolo ma è l’Europa della tradizione, è l’Europa millenaria, è soprattutto la vera civiltà: la civiltà mediterranea. E di questa civiltà e di quest’Europa noi siamo, oggi, in questo secolo XX, gli antesignani e i difensori, i restauratori e i crociati. N. Giani