Nota dell’Editore – Luglio 2023

Eccoci, al riposo forzato dalla calura estiva, a tirare un bilancio delle attività del nostro gruppo editoriale condotte nel corso del primo semestre del 2023. Oltre all’uscita dei puntualissimi tre numeri di “FUOCO – La rivista politicamente scorretta” ¬– dedicati dalla instancabile Redazione a tre temi di grande attualità (“Se questo è l’uomo. La crisi antropologica dal politicamente corretto al metaverso”; “Bandiera russa trionferà? Scenari e prospettive della guerra in Ucraina”; ““Non è più un’Italia per italiani? Denatalità, grande sostituzione, immigrazione: come stanno uccidendo il futuro dell’Italia”), con le attuali migliori firme del pensiero non conforme (solo per citarne alcuni [non me ne vogliano tutti gli altri amici…]: Costanza Miriano, Renzo Giorgetti, Cristiano Puglisi, Marco Scatarzi, Enrica Perucchietti, Marcello Foa, Maria Rachele Ruiu, Francesco Giubilei, Alain De Benoist, Maurizio Murelli, Gianni Alemanno, Gianluca Marletta, Daniele Perra, Jacopo Coghe, Marcello Veneziani…) e all’ottima riuscita dell’evento organizzato in febbraio con Pro Vita & Famiglia dedicato alla crisi antropologica dell’uomo, la cui identità spirituale, esistenziale e corporea è sotto attacco del politicamente corretto e della dittatura del pensiero unico, nonché alle presentazioni librarie su tutto il territorio nazionale (vedi le plurime e di successo presentazioni abruzzesi de “Il bosco e l’aratro” di Arnaldo Mussolini curate dal “Centro Studi Coscienza e Dovere” o gli incontri organizzati presso il “Caffè Letterario Horafelix” di Roma con i nostri autori e curatori), alla partecipazione a “Libri in Corte – Rassegna della libera editoria” presso il comune padovano di Correzzola, agli eventi di “(Contro)Kultur – Dall’Egemonia culturale al politicamente corretto: quale spazio per l’informazione alternativa?” organizzati a Milano e Torino… e, infine, alle immancabili pubblicazioni editoriali (“L’attivismo. Antitesi della retta azione” di Antonio Medrano; “Civiltà medievale” di Antonino de Stefano; “Svelare la morte” di Fausto Gianfranceschi; “Socialismo, fascismo, Europa” di Pierre Drieu La Rochelle). Insomma: sei mesi di intenso e duro lavoro per una realtà editoriale e culturale che si alimenta con il quotidiano impegno volontario e senza fini di lucro dei propri militanti. Ma tutto ciò non basta, o meglio non ci basta: i bilanci servono solo a progettare il futuro e a gettare i ponti sui guadi che il destino ci chiamerà ad attraversare. Il gruppo editoriale Cinabro è innanzitutto un gruppo umano che fa del cammino – e non delle mete – la ragione del proprio impegno. Ora ci attende il riposo ricreativo agostano alle pendici dell’Etna siciliano, da dove, come la lava del vulcano, i nostri progetti per il prossimo semestre inizieranno a ribollire… Ad maiora!

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