Il testo
Attingendo a testimonianze appartenenti a tradizioni europee e non solo, i libri curati da Mario Polia per la collana Paideia si propongono di evidenziare le caratteristiche fondanti dell’uomo dedito all’azione – il ‘guerriero’ – la cui espressione più alta trova compimento nella figura dell’eroe. Dopo Exempla. L’ideale eroico nell’epica greca e romana, questo secondo volume della collana è dedicato all’antica India e, nello specifico, alla Bhagavad Gītā, poema epico che, tra le testimonianze delle antiche culture indoeuropee, fornisce la più completa summa dell’etica guerriera. In essa si espone e sviluppa, innanzitutto per quanto riguarda l’etica propria al combattente (kṣatriya), l’ideale dell’azione impersonale, della così detta ‘non azione’, ovverossia di quell’azione priva di interessi personali, offerta alla divinità e dedicata all’affermazione della giustizia che può divenire veicolo per il raggiungimento dell’unione con l’Assoluto.
L’Autore
Mario Polia (Roma, 20 maggio 1947), archeologo, antropologo ed etnografo, nonché specialista in antropologia religiosa e storia delle religioni, ha diretto in Perù un programma di ricerca sulle tradizioni indigene e sullo sciamanesimo andino. Vincitore del Premio Paolo Toschi (1999) per la ricerca sul campo, è oggi curatore del Museo Demo-antropologico di Leonessa (Rieti). Già docente di ‘Antropologia Medica’ presso la Pontificia Universidad Católica di Lima e di ‘Antropologia’ alla Pontificia Università Gregoriana di Roma, alterna ad una prolifica attività di saggista quella di conferenziere in Italia e all’estero.